venerdì 13 aprile 2012

I DIRITTI UNIVERSALI

Diritti... Libertà... Garanzie

La prima affermazione di alcuni fondamentali diritti di libertà si trova nella
Magna Charta libertatum (1215) che può essere considerata una prima forma di Costituzione
Vi si dichiara
Nessun uomo libero sarà arrestato se non in virtù di un giudizio legale” (...se non quando un giudice lo avrà ritenuto colpevole)
Importantissima fu poi la
Dichiarazione dei diritti Bill of Rights (1688) che istituì la Monarchia costituzionale in Inghilterra (Affermava la libertà di parola in parlamento)
In seguito le fondamentali libertà dell’uomo furono di nuovo solennemente enunciate nella
Dichiarazione d’Indipendenza (1776) che segnò l'inizio della Rivoluzione Americana
e nella Costituzione federale (1787) degli Stati Uniti d’America
Erano espressione del pensiero illuminista
E poi proclamate in uno dei più importanti documenti della storia Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino 1789 LIBERTE' EGALITE' FRATERNITE'
Tutte le attuali Costituzioni democratiche si fondano su questi documenti
Nella Dichiarazione d'indipendenza
è affermato che tutti gli uomini sono uguali
hanno il diritto alla vita alla libertà alla ricerca della felicità
I governi sono istituiti per garantire questi diritti
Quando un governo non opera con questi fini
è diritto del popolo abolirlo
Il diritto è…ciò che ci spetta in quanto giusto. E' una garanzia!
Ad ogni diritto corrisponde sempre un dovere.
Il diritto e il dovere sono come due facce di una stessa medaglia:
al mio diritto alla libertà corrisponde il mio dovere di rispettare la libertà degli altri.
Dunque ad ogni mio diritto corrisponde un dovere
Diritti e doveri sono dunque inseparabili perché “reciproci”.
Un’apposita commissione istituita dalle Nazioni Unite elaborò dal 1946 al 1948 la
Dichiarazione Universale dei Diritti umanie fu solennemente approvata il 10 dicembre 1948
Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù...
Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumane o degradanti.
Articolo 7 Tutti sono uguali davanti alla legge ed hanno il diritto senza alcuna discriminazione ad una uguale tutela da parte della legge…
Art 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato

I diritti dei bambini
Nel 1924 con la Dichiarazione di Ginevra, la quinta Assemblea generale della Società delle Nazioni approva un documento in cinque punti dove per la prima volta si fa riferimento ai "Diritti del bambino"
La stesura della Dichiarazione è conseguenza degli eventi drammatici dell'inizio del '900, in particolar modo la I Guerra Mondiale, nel corso della quale moltissimi bambini furono vittime innocenti
Nel 1948 da tale documento si sviluppa una Dichiarazione in sette punti adottata dall' Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). In seguito, il 20 Novembre 1959, viene promulgata dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione in vigore oggi, cioè la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo.
I temi sui quali si sono sviluppate tutte queste dichiarazioni sono la necessità ed il diritto del bambino di ricevere protezione e cura.
La nuova Dichiarazione include diritti non previsti nella precedente Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo:
1. il divieto di ammissione al lavoro per i minori che non abbiano raggiunto un'età minima;
2. il divieto di impiego dei bambini in attività produttive che possano nuocere alla loro salute o che ne ostacolino lo sviluppo fisico o mentale;
3. il diritto del minore disabile a ricevere cure speciali.
Durante l'Anno del Bambino (IYC) del 1979, la Dichiarazione del 1959 è stata pubblicizzata ... si è trasformata in una Convenzione nel 1989
I principali Art 1 E' un minore chi non ha compiuto la maggiore età
Art 2 Tutti i diritti elencati nella convenzione sono garantiti a tutti i minori senza distinzione di sesso, lingua, religione, nazione ...
Art 6 A tutti deve essere garantito i diritto alla vita
Art 19 .... i governi hanno il dovere di tutelare i bambini da violenze e abusi.... maltrattamenti e sfruttamento Art 24.... diritto alla salute, assistenza e cure mediche
Art 28 .... diritto all'istruzione
Art 31 .... diritto allo svago ed al gioco
Art 32 .... diritto ad essere protetto dal compiere qualsiasi lavoro rischioso
Art 33 .... diritto ad essere protetti dall'uso di droghe e sostanze psicotrope
Art 34 .... diritto a non subire torture, punizioni crudeli inumane o degradanti... pena di morte o ergastolo

Diritti negati
La vita è il più prezioso di tutti i tesori.
Ai milioni di esseri umani che non hanno la possibilità di sopravvivere, per mancanza di cibo, cure mediche, alloggi adeguati, è negato il diritto alla vita.

Tutti gli Stati che mantengono la pena di morte, negano il primo e più elementare dei diritti.
Un boia che, per lavoro, ha giustiziato 450 persone ha dichiarato
"Io credo che nessuna delle centinaia di condanne da me eseguite sia minimamente servita da deterrente per i futuri assassini”
La pena di morte non serve. Molti condannati vengono giustiziati dopo molti anni, quando sono ormai persone diverse da quelle che erano nel momento in cui hanno commesso il crimine.
Alcuni dei metodi di esecuzione sono: fucilazione, impiccagione, iniezione letale, camere a gas, lapidazione, crocifissione (Sudan)
Anche l’aborto può essere considerato una negazione del diritto alla vita.
La tortura è un’altra terribile violazione dei diritti umani.
La guerra pure, è una violazione del diritto alla vita. Le guerre di aggressione sono supreme forme d’ingiustizia:
in guerra i soldati hanno il dovere di uccidere il nemico
La guerra, in casi estremi è accettabile solo come forma di difesa: proprio come è ammessa la legittima difesa, quando qualcuno attenta alla vita di un altro, la guerra può essere necessaria, ma solo quando ogni altro tentativo di soluzione pacifica e diplomatica del contrasto è fallito.
E’ necessario prevenire un conflitto prima che inizi.
Nelle guerre del nostro tempo, la grande maggioranza delle vittime sono civili.

La guerra e le persecuzioni provocano l'esodo dei profughi
Sono milioni i profughi nel mondo: sono creature a cui sono negati i più elementari diritti e fuggono dai loro territori, dove non hanno la possibilità di sopravvivere, nella speranza di trovare altrove rifugio.
Si definiscono giuridicamente “rifugiati” coloro che, essendo perseguitati per motivi di razza o religione o nazionalità sono costretti ad abbandonare il loro Paese per chiedere “asilo” in altri Paesi.

Secondo Amnesy International una persona su 280 nel mondo è costretta ad emigrare.

Molti sono i rifugiati accolti in Italia (in gran parte sono persone della ex Jugoslavia, dell’Iraq  della Turchia e della Libia)
I diritti dei rifugiati sono:
-il diritto di chiedere asilo,
-ad avere un alloggio,
-il diritto a non essere rimpatriato nel proprio Paese, dove magari è perseguitato,
-il diritto di potersi ricongiungere alla propria famiglia,
-ma anche il diritto a far ritorno in patria se le condizioni lo
permettono.

Il diritto all’uguaglianza si fonda sul rispetto:
solo se si rispetta chi è diverso per sesso, colore della pelle, lingua, religione, cultura, tradizioni, usanze, si rispetta veramente il diritto all’uguaglianza.

Le razze non esistono: il 99 per cento del nostro DNA è comune a tutti, cinesi, africani, indiani.
E’ molto più simile un nero ed un bianco che vivono a New York, che non un nero che vive a New York ed un nero che vive nella giungla.

Chi, per qualche motivo, ritiene di essere migliore, o superiore non rispetta il diritto all’uguaglianza.

Fra i “diversi” dobbiamo anche ricordare i disabili, molto spesso discriminati, isolati ed emarginati:
anche a loro devono essere assicurate pari opportunità di partecipazione alla vita sociale e civile.

Le donne continuano ad essere discriminate in quasi tutte le società perché non sono loro riconosciute le pari opportunità.
Oggi nel mondo il diritto all'uguaglianza è negato a milioni di donne che, in molti paesi, non godono degli stessi diritti degli uomini
(Anche nella civile Svizzera il diritto di voto alle donne è stato introdotto solo nel 1971)

La disoccupazione è un diritto al lavoro negato.

Il diritto al gioco, alla sicurezza alla salute, all'istruzione è negato a milioni di bambini
Sono almeno 250 milioni i bambini fra i 5 ed i 14 anni che lavorano nel mondo: i Paesi che maggiormente sfruttano la manodopera infantile sono: India, Egitto, USA e Russia.

Milioni di bambini nelle grandi metropoli del mondo sono abbandonati a sé stessi e diventano oggetto di tante diverse forme di violenza: uccisi, seviziati, avviati alla prostituzione, costretti a diventare dei soldati.

A questi bambini è negato il diritto alla tutela, al gioco... all'istruzione ...ad una infanzia serena