mercoledì 20 ottobre 2010

Economia

La parola si compone di due elementi linguistici: “eco” e “nomia”, entrambi derivano dal greco e significano: “eco” ambiente e “nomia” amministrazione.
L’economia è dunque la corretta utilizzazione delle risorse dell’ambiente ed indica il l’isieme delle attività attraverso le quali l’uomo si procura, produce e distribuisce beni e servizi.
L’economia si divide in tre settori:
Primario
Agricoltura
Allevamento
Pesca
Estrazione di minerali
Attività forestali
Secondario
Industria
Artigianato
Terziario
Commercio e
Servizi

I servizi possono essere di diverso tipo: economici ( banche, assicurazioni, trasporti, pubblicità, commercio) sociali (pubbl. amm. Sanità istruzione, assistenza, sport, turismo, spettacolo)
I servizi sono assicurati da varie infrastrutture (amministrative. Regioni, province, comuni gestionali. Associazioni, consorzi. Reti di distribuzione di corrente elettrica, gas, acqua. Servizi di ordine pubblico, polizia. Istruzione, sanità. Reti viarie, telefoniche, televisive, radiofoniche.)
Il mercato è l’insieme delle contrattazioni di compra–vendita dei beni dei prodotti, dei servizi

L’economia di mercato o economia capitalistica (USA, Paesi dell’Europa occidentale, Giappone…) Per capitale intendiamo “denaro”, “ricchezza”.

L’economia di mercato è un sistema economico basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione,  sulla libera concorrenza e sulla legge della domanda e dell’offerta che regola il mercato. I prezzi dei prodotti sono infatti stabiliti in base alla domanda (ossia alla richiesta dei prodotti) e  all’offerta (ossia dalla disponibilità dei beni)
L’iniziativa economica è esercitata dai privati cittadini.
Aspetti positivi: sviluppo economico e dei servizi
Aspetti negativi: eccessi di consumi (consumismo) sprechi, disuguaglianze economiche fra i cittadini, eccessiva tendenza al massimo profitto
L’economia di piano o economia socialista o comunista
Fu attuata in URSS dopo la Rivoluzione Russa del 1917 e, nei paesi dell’Europa dell’Est, in Cina, dopo la Seconda Guerra Mondiale  
Nei Paesi dove vennero instaurati regimi comunisti, il sistema socio-economico fu radicalmente modificato.
-          Fu abolita la proprietà privata
-          Fu abolito il libero mercato
-          I mezzi di produzione (macchinari stabili, terreni ecc.) divennero di proprietà collettiva o dello Stato
-          I salari vennero fissati da autorità statali
-          Solo lo Stato poteva accumulare  profitti e investirli in opere utilità pubblica, o in impianti, o in servizi, o in armamenti
Enti statali competenti stabilivano:
-     quali programmi o piani di produzione:
-     quali risorse dovevano essere sfruttate
-          quali merci o servizi dovevano essere prodotte e secondo quali ritmi
-          dove dovevano sorgere gli impianti di produzione
-          quali e quanti tecnici dovevano essere preparati (quanti e quali studenti dovevano proseguire gli studi)
Aspetti positivi:
-          riduzione degli squilibri economici fra le varie aree del territorio
-          riduzione delle forme di sfruttamento
Aspetti negativi:
-          consumi limitati e scarsa circolazione delle merci, mancato sviluppo: depressione economica
-          negazione della libertà di iniziativa e, in generale della libertà personale
L’ECONOMIA COMUNISTA ha fallito i suoi obiettivi: non ha migliorato le condizioni di vita delle popolazioni degli stati dove è stata attuata. OGGI e’ ovunque in atto un PROCESSO DI TRANSIZIONE
verso forme di ECONOMIA CAPITALISTICA

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